Astrologia: Nettuno, fra illusione e illuminazione – di Pippo Palazzolo

Caspar David Friedrich (1774-1840)
Caspar David Friedrich (1774-1840)

“Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, 
io quello infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.”
“L’infinito” – Giacomo Leopardi

Nettuno “dominante” in un tema natale (ma spesso anche quando il segno dei Pesci o la dodicesima casa sono in rilievo), difficilmente ci parla di individui con personalità comuni: qualunque sia il segno solare, il segno lunare o l’Ascendente, avremo di fronte soggetti “diversi”, stravaganti, devianti, illusi, artisti, idealisti, comunque “oltre i limiti”. Nettuno, infatti, è simbolicamente il pianeta delle acque, dell’Assoluto, della scomparsa del limite. Un limite posto da Saturno e abbattuto da Urano, che però ancora ci si confronta, mentre Nettuno ne è già al di là e chi ne è fortemente segnato vive proprio una vita “al limite”: sospeso, spesso, fra realtà e illusione, fra materia e spirito, fra egoistico edonismo e sublime spirito di sacrifico, fra genialità e follia, fra il vivere in una “comune” e il ritirarsi in completa solitudine, fra distrazioni plateali e percezioni nitide dell’inconscio collettivo e delle leggi della natura.

Nettuno
Nettuno

In questo articolo, presenterò una sintesi di ciò che questo pianeta può simboleggiare nell’interpretazione astrologica.
Dal punto di vista astronomico, Nettuno fa la sua comparsa nel 1846: appena due anni dopo avremo il “’48” in Europa, con tutta la sua carica idealistica dei moti insurrezionali; sempre del 1848 è il “Manifesto del Partito Comunista” di Marx ed Engels, proclama del prossimo avvento dell’ “utopia” in Terra; sono, inoltre, gli anni in cui il concetto di inconscio comincia a prendere forma, gli esperimenti medianici tentano di dimostrare l’esistenza dell’aldilà, il Romanticismo recupera i sentimenti, dopo l’ubriacatura razionalistica dell’Illuminismo.

Ma non possiamo analizzare Nettuno senza inquadrarlo nella funzione complessiva di trasformazione simboleggiata dai pianeti trans-saturniani. E’ necessario, quindi, qualche sia pur breve considerazione sul passaggio dal tradizionale schema planetario (fino a Saturno) a quello attuale.
Con Saturno siamo al “limite”, tocchiamo i confini della nostra condizione umana: è l’ultimo dei pianeti visibili ad occhio nudo. Oltre, per gli antichi, non c’erano altre possibilità, altri pianeti. La partita della vita si giocava, per l’uomo, nel percorso delle età: l’infanzia-Luna, la fanciullezza-Mercurio, l’età adulta-Sole, la maturità-Giove, la vecchiaia-Saturno. Ma l’umanità, nel suo insieme, cresce, si sviluppa. Il germe spirituale di cui ogni essere umano è portatore, è un potente fattore di cambiamento: dallo stato selvaggio, l’uomo inizia un cammino che, prima in tempi lunghissimi, poi sempre più accelerati, lo porta a superare i suoi stessi limiti fisici (segnati da Saturno): nel tentativo di dominio sulle forze della natura, l’uomo, attraverso invenzioni e scoperte, arriva ad attuare cambiamenti inimmaginabili non solo in campo materiale, ma anche in quello morale e spirituale: dalla “legge del taglione” alla “legge del perdono”, dalla società schiavista all’affermazione dei “Diritti dell’uomo e del cittadino”. I suoi strumenti di osservazione, sempre più sofisticati, gli permettono di aumentare le sue conoscenze dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo. E, secondo le verità ermetiche, poiché come è in basso (sulla Terra), così è in alto (in Cielo), per la legge della sincronicità, nel 1781 (in piena Rivoluzione Industriale, tra Rivoluzione Americana e Rivoluzione Francese), William Herschel scopre un nuovo pianeta, Urano, oltre l’orbita di Saturno, un pianeta dall’asse così inclinato sul piano dell’eclittica (82°!) da renderlo diverso da tutti gli altri, oltre alla particolarità del movimento retrogrado dei suoi cinque satelliti.

L’umanità fa un salto evolutivo: si tratta di una potenzialità che si apre, poiché la rottura degli equilibri naturali, in una prima fase, porterà soprattutto ad uno sconvolgimento di usi, schemi e valori millenari, che creerà anche disadattamento e forti reazioni contrarie. E dopo Urano, vengono scoperti Nettuno e, infine, Plutone (1930).
E’ ormai comunemente accettato, in astrologia, considerare Urano, Nettuno e Plutone pianeti che, dopo i primi cinque pianeti Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, riprendono la sequenza su un livello più elevato, rappresentandone l’essenza più elevata, potremmo dire, musicalmente, l’ottava superiore. Così Urano è l’ottava superiore di Mercurio, Nettuno lo è di Venere e Plutone di Marte.

E’ importante, quindi, per un lavoro di interpretazione astrologica che sia anche di reale aiuto ai consultanti, prendere in attenta considerazione i tre pianeti trans-saturniani, inserendoli nella prospettiva dell’evoluzione individuale, cogliendone le sfumature in vista della trasformazione del soggetto, più che della conservazione e difesa del suo “status quo”. Se ci si oppone alle energie dei pianeti trans-saturniani, si avrà, con molta probabilità, la manifestazione negativa del loro simbolismo. In questo senso i tre pianeti richiedono un adeguamento della personalità: con Urano un superamento dei vecchi schemi, con Nettuno un’apertura alle altre dimensioni della vita, sia in verticale (misticismo), che in orizzontale (umanitarismo) e con Plutone una forte azione creativa e di trasformazione.
Nettuno partecipa al lavoro di trasformazione individuale e collettiva, dissolvendo quanto già Urano aveva contestato e distrutto, preparando il terreno alla rigenerazione di Plutone, energia creativa. Nettuno simboleggia una energia che vibra ad un livello così elevato da provocare il dissolvimento di schemi e barriere spazio-temporali, elevandosi ad una dimensione spirituale, trascendente. La sua influenza mette quindi alla prova la capacità di un individuo di confrontarsi con le dimensioni più eteree della realtà, con quell’inconscio collettivo junghiano, simile all’akasha indù, che contiene la memoria di tutto, al di là del tempo e dello spazio. L’irrompere di tali contenuti, in una mente già predisposta e strutturalmente forte, con un solido senso della realtà comune, può favorire il processo di “illuminazione”, il sorgere di capacità intuitive, di ideali universali, di amore cosmico, di comprensione delle più profonde leggi della natura (non possiamo non pensare ad Einstein ed alla sua “legge di relatività”, intuita prima che dimostrata con calcoli matematici…). Dall’altro lato, il suo effetto su soggetti che non hanno elaborato e raffinato alcune sensibilità, potrebbe essere dirompente e portare stati d’animo negativi, confusione, incertezza, illusioni, fino ad arrivare a vere e proprie forme di alienazione mentale. Prevenire in tempo simili rischi, specie in soggetti i cui temi natali indichino una predisposizione verso tali difficoltà di integrazione, diventa di fondamentale importanza, tanto più che lo strumento astrologico ci consente di indicare con relativa precisione quando il soggetto attraverserà un momento difficile, sia interiore che relazionale.

Vorrei portare, a sostegno di queste mie osservazioni, due esempi che mi sembrano esprimere bene ciò che comporta l’effetto Nettuno, uno a livello collettivo, l’altro a livello individuale.
Siamo alla fine degli anni ’60, il mondo è percorso da un vento di rinnovamento, da “nuove frontiere”, “immaginazione al potere” e così via. In Italia, nel 1969, abbiamo l’”autunno caldo” e il proliferare di gruppi di impegno sociale e politico, che dopo una fase di grande euforia, avrà il suo tragico sbocco nei movimenti del ’77, la P38, Autonomia Operaia, BR. Che cosa stava succedendo? A parte le analisi socio-politiche, un fenomeno così vasto, che ha coinvolto milioni di persone, si presta ad una analisi astrologica. A partire dalla fine del 1942 e fino alla fine del 1956, Nettuno ha attraversato il segno della Bilancia; dal 1948 alla metà del 1956, Urano transita nel segno del Cancro, formando, soprattutto negli anni 1952-1956, una quadratura con Nettuno, naturalmente con un’orbita variabile, ma mediamente abbastanza stretta (3-4°). I nati negli anni dal 1942 al 1951 (più o meno!) hanno avuto, accanto ad una forte spinta ideale, rivolta al sociale, una “neutralità” di Urano, accanto al prolungato sestile di Plutone, in Leone, all’incirca dal 1945 al 1960 e oltre. Sui singoli temi di nascita tali aspetti si combinano variamente e danno luogo a diversi caratteri.
Tuttavia, la presenza di questa combinazione Nettuno in Bilancia, quadrato a Urano e sestile a Plutone, rende molto probabile il manifestarsi, nella struttura della personalità, di un bisogno di una società diversa, giusta (Nettuno in Bilancia), la contestazione degli schemi socio-familiari tradizionali  (Urano in Cancro) e una grande creatività e gioia di vivere (Plutone in Leone). Quando i nati negli anni 1952-1956 entrano nel mondo degli adulti, non gli sta bene, vogliono cambiarlo, subito e radicalmente, sostituendo ai vecchi valori i nuovi: indipendenza, giustizia sociale, sessualità vissuta con libertà, contestazione del principio di autorità: sono gli “hippies”, i “figli dei fiori” della seconda metà degli anni sessanta: l’”Immaginazione al potere”! Purtroppo, la quadratura di Urano dal segno del Cancro rende deboli le capacità operative, organizzative, di analisi lucida delle situazioni e porta, quasi inevitabilmente, al fallimento di un progetto ambizioso ma irreale, utopistico. I fiori appassiscono e il duro confronto con la realtà porterà i più sensibili figli di questa generazione a sbocchi che tutti conosciamo: da un lato le droghe, dall’altro una allucinata lotta armata, fuori da ogni considerazione politicamente realistica (anni ’70).

“Neptune”, tratto da www.occultopedia.com
“Neptune”, tratto da www.occultopedia.com

Il secondo esempio riguarda l’effetto Nettuno in un oroscopo individuale. Nelle consultazioni è frequente osservare come la presenza di un  Nettuno dissonante si traduca nella difficoltà, per il soggetto, di inquadrare obiettivamente e realisticamente le situazioni che vive, in qualsiasi campo si manifesti la dissonanza. Le classiche richieste di rassicurazioni in merito ad amori infelici, l’ossessivo chiedersi se il partner tornerà, se il nuovo amore durerà, se è l’uomo/la donna giusta, ci vengono soprattutto da consultanti nel cui tema natale spiccano forti valori nettuniani (ma anche un segno dei Pesci o una dodicesima casa rilevanti). La tendenza ad annullare la propria personalità in un rapporto, ad idealizzare, illudersi, non accettare la realtà, prendere abbagli clamorosi, la sensazione che nessuno possa soddisfare le proprie aspettative, sono caratteristiche ricorrenti nei soggetti con precisi aspetti astrologici, quali Venere in dodicesima casa o in aspetto forte con Nettuno, la quinta casa nel segno dei Pesci o con il suo governatore comunque in relazione a Nettuno/Pesci/dodicesima casa.   Personalmente, ritengo che difficilmente si possa arrivare a dimostrare statisticamente tali correlazioni, come vorrebbero i fautori di una “astrologia scientifica”, ma per fortuna la nostra esperienza e sensibilità ci consentono di non avere dubbi sulla loro veridicità. L’esempio che vi presento è solo uno dei numerosi casi in cui Nettuno gioca un ruolo fondamentale nella personalità del soggetto.

Pur essendo una donna con Sole e Ascendente in Scorpione e la Luna nel concreto e razionale segno della Vergine, Anna ha Nettuno in posizione forte, in prima casa/Scorpione, congiunto al suo Sole e all’Ascendente, in sestile con Luna e Plutone. Notiamo anche che Nettuno governa la quinta casa/Pesci e che Venere è in dodicesima casa/Bilancia, congiunta a Mercurio e con la quadratura di Saturno. Per evitare interpretazioni che potrebbero essere considerate soggettive, non traccerò il profilo della personalità di Anna, ma indicherò alcuni fatti obiettivi della sua vita. Laurea in ingegneria informatica, chitarrista e leader di un gruppo musicale affermato, manager in una impresa di progettazione di software; matrimonio a 33 anni, separazione a 35; oggi 42enne e single. Non ho voluto elencare gli eventi, che pure ci sono stati, relativi alla difficile vita affettiva di Anna, proprio per attenermi ad una esposizione obiettiva, non discutibile. Una donna di grandi capacità, razionali ed artistiche, di successo nella carriera lavorativa e con numerose amicizie, diventa invece fragile, insicura e confusa non appena si muove nel campo dell’amore: scelte sbagliate, illusioni, delusioni e inganni costellano la strada della sua vita affettiva e matrimoniale (Venere governa la settima casa). Un destino inevitabile? Certamente no, a condizione di superare alcuni ostacoli; in particolare, soffermandoci sulla Venere in dodicesima casa, la lezione da apprendere è che l’amore dovrà essere accompagnato dall’affinità spirituale, dovrà contenere il bisogno di assoluto richiesto da Nettuno. Non si dovrà cercare un partner da salvare, da liberare, ma amare prima se stessa, accettandosi ed elevando la sensualità venusiana alle vibrazioni superiori. Compito non facile, ma verso cui il consulente dovrà decisamente orientare un soggetto che, diversamente, correrà il rischio di passare da una delusione all’altra.

Una persona che vive fortemente il simbolismo di Nettuno, ha bisogno di elaborarlo anche con tecniche o terapie che facilitano la consapevolezza e che lo riportano al vissuto della sua connessione con il Tutto. Solo in questo modo Nettuno può portarci dall’illusione all’illuminazione.

Pippo Palazzolo

La versione in lingua spagnola di questo articolo si trova all’indirizzo  http://horoscopiadef.blogspot.it/2009/12/neptuno-y-jupiter-entre-ilusion-e.html

Neptune, the Mystic, di Dean Gustafson

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