Organizzato dal Centro Studi “F. Rossitto”
e dal Centro “Helios”, si è svolto a Ragusa lo scorso 8 giugno un
importante Convegno sulla multimedialità e Beni Culturali. |

Palazzo Cosentini -
Ragusa Ibla, XVIII secolo |
Diagnostica e conservazione dei Beni
Culturali: tecnologie a confronto
di Giuseppe Nativo
Nell'ambito
del processo cognitivo di un bene culturale, l’indagine Diagnostica – il
cui scopo è l’individuazione dello stato di conservazione e delle cause di
degrado dei materiali - può svolgere un ruolo di primaria importanza
grazie alle sempre maggiori possibilità scientifiche che la tecnologia
mette a disposizione sia nel campo della Diagnostica per immagini che
della Diagnostica Analitica. “Conoscere come fase imprescindibile per
saper conservare”. Questo il filo conduttore dell’importante incontro
dibattito tenutosi a Ragusa – nell’ambito della “Settimana multimediale
del Barocco” - per fare il punto sulla promozione, conservazione e
fruizione dei Beni Culturali nel territorio ibleo, “perla del
Mediterraneo” e patrimonio dell’umanità. |
Nella splendida cornice architettonica di
mirabile bellezza plastica offerta dai locali del settecentesco palazzo
Cosentini - con i suoi eleganti balconi dalle panciute inferriate,
sorretti da ornatissimi mensoloni che si compongono di figure sovrapposte,
ora orribili ora burlesche, immersi in un tessuto urbano dal profumo
medievale - si sono svolti i lavori del simposio introdotti dal Presidente
del Centro Studi “F. Rossitto”, On. Chessari. Sei gli illustri relatori le
cui argomentazioni hanno toccato temi correlati alla diffusione dei BB. CC.
attraverso l’utilizzo dell’informazione viaggiante su rete Internet
(relatore dott. Caloggero, Centro “Helios”); alla nascita a Ragusa di un
“Centro di cultura Bizantina” (rel. prof. Roma, Univ. Calabria) nonché di
un laboratorio di “Diagnostica per la Conservazione”, secondo le
indicazioni contenute nel nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
approvato oltre un anno fa e che prevede l'istituzione di Centri che
possano svolgere “attività di ricerca, sperimentazione, studio ed
attuazione di interventi di conservazione e restauro sui Beni Culturali.”
(rel. Prof. Seracini, Univ. Calabria). Tale studio è strettamente
correlato alla storia del territorio ibleo impreziosito da numerosi Beni
Culturali, la cui straordinaria bellezza è dovuta al riflesso dell’opera
ultrasecolare svolta dalle locali maestranze: artigiani, architetti,
“marmorari” (rel. prof. Nobile, Univ. Palermo). |

Palazzo Cosentini -
Statua di S.Francesco di Paola |
Palazzo Cosentini - paraste e capitello |
L’intera attività di ricerca deve essere accompagnata da idonei interventi
legislativi. In questa direzione la regione siciliana, grazie
all'iniziativa dell'On. Zago (Deputato A.R.S.), ha recepito l'istanza che
è emersa dal dibattito sviluppatosi sugli interventi di restauro eseguiti
a Ragusa in attuazione della legge regionale n. 61 del 1981 sul
“risanamento ed il recupero del Centro Storico” (rel. Sen. Battaglia e On.
Zago).
Ospite d’eccezione della serata è stato il prof. Seracini che ha
“stregato” il folto pubblico presente in sala con le sue argomentazioni
riguardanti indagini tecniche (che si giovano, tra l’altro, della
termografia, ultrasuoni, sondaggi elettromagnetici, radar, fotografia
all’infrarosso, microfotografia) effettuate anche su alcune strutture
chiesastiche iblee. |
E’ in questo contesto che,
prendendo spunto da una visita al cantiere di restauro della chiesa di
S.Antonino a
Ragusa, lo studioso ha fatto rilevare la necessità
di alcune verifiche ed approfondimenti tecnici su problematiche legate sia
alla storia che allo stato di conservazione del monumento. “Queste
iniziative, che rivestono un assoluto valore culturale” – ha concluso il
prof. Seracini – “collocano la città di Ragusa in primo piano a livello
nazionale per un nuovo modo di concepire la Conservazione del nostro
patrimonio culturale che privilegi il momento della conoscenza oggettiva
del bene culturale, in quanto propedeutico a qualsiasi processo
decisionale su possibili interventi di restauro e di riutilizzo del
medesimo”.
Giuseppe Nativo
Ragusa, giugno 2006 |
Le foto che illustrano questa pagina sono di Giuseppe Nativo.
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