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Quale aspetto della tua vita ha per
te più importanza?
Attenzione!...Potrebbe essere l'area critica per l'autostima
di Pina Pittari
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Rifletti insieme a me mentre leggi il
mio articolo, questa volta voglio riferirmi ancora all’autostima, la mia
intenzione più che dare “ricette” è facilitare l’introspezione, cercherò
di fornirti alcune linee guida.
Possiamo osservare la nostra vita per
aree: il nostro corpo e il suo aspetto; la scuola, se ancora non abbiamo
completato questa fase; il lavoro e la carriera professionale; la
situazione economica; i rapporti familiari e amichevoli; la vita
sociale; i rapporti intimi; la salute; ecc. Elenca le tue cinque aree
d’importanza, dalla più importante alla meno importante.
Per avere una visione grafica del peso
che dai a ciascuna delle aree, immaginale rappresentate da una torta, se
possibile, prendi un foglio di carta e disegna una circonferenza, ora
“distribuisci la torta” tra le aree della tua vita (lavoro, famiglia,
aspetto fisico, vita sociale, …ecc.), il pezzo più grande per quella
alla quale dai più importanza, il meno grande all’altra meno importante
e così via. Osservando questa distribuzione potrai notare che forse la
famiglia è per te più importante che il tuo aspetto fisico oppure al
contrario, forse i rapporti intimi sono al primo posto o forse no, al
primo posto c’è il lavoro o c’è la tua immagine sociale, e così via.

Valuta ora la tua fiducia nell’agire e
gestirti ognuno di questi aspetti: cosa succede con la tua autostima se
l’area alla quale dai più importanza si squilibra?
Riesci a gestire la situazione o
crolli? Ti senti capace di cambiare le circostanze avverse ai tuoi fini
o ti senti vittima di esse e perciò ti paralizzi?
L’area più importante per te dipende
maggiormente da elementi esterni o senti che in gran dipende dalle tue
scelte e azioni?
Le risposte alle domande precedenti
possono offrirti elementi per capire a quali aspetti della tua vita è
più sensibile la tua autostima. Generalmente siamo più sicuri di noi
stessi in alcune aree della nostra vita che in altre, ma se la fiducia
in noi si basa su fattori esterni la nostra stabilità emotiva potrebbe
essere un po’precaria ed è proprio su di questi aspetti che è
consigliabile lavorare per acquisire maggiore fiducia.
Un’alta stima di sé si traduce in
spirito d’iniziativa, voglia di partecipare e di comunicare, piacere di
stare in mezzo alla gente. Al contrario, una bassa autostima può portare
alla passività e sottomissione, all’isolamento, al pessimismo, al senso
d’inferiorità e alle difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Ora chiediti cosa puoi fare per
aumentare la tua fiducia, specialmente in quella o quelle aree che sono
più importanti per te, fai un elenco di azioni e mettiti al lavoro. Se
non trovi risposte ma senti che la tua autostima è bassa o fluttuante,
forse è il caso di chiedere un aiuto professionale.
Per approfondire questo argomento
approfitto della domanda che mi viene fatta da una lettrice: “Ho
letto con interesse il suo articolo sull’autostima. Anche io penso che
la fiducia in se stessi sia alla base di una piena realizzazione
personale, tuttavia mi sembra che ci siano tanti ostacoli su questa via,
sia interni che esterni (il giudizio dei genitori e degli amici).
Personalmente, ho fatto varie esperienze di crescita personale, ma sento
che ho dei blocchi che mi impediscono di avere risultati apprezzabili.
Mi potrebbe indicare qualche tecnica che Lei ritiene particolarmente
efficace? Giovanna”
Per Giovanna uno degli ostacoli per
avere maggiore fiducia in se stessa è il giudizio altrui, specialmente
quello di genitori ed amici. In casi come questo, il giudizio su di sé è
estremamente sensibile a quello che si riceve dalle persone che ci
circondano e l’autostima, facilmente vulnerabile, è soggetta a sbalzi
frequenti.
Le persone dipendenti dell’approvazione
altrui di solito investono molta energia nel soddisfare le loro
aspettative, solo per sentirsi approvati, invece difficilmente sono in
contatto con i propri desideri, le loro azioni non sempre sono allineati
con i propri supposti “scopi di vita”. Per esempio: scegliere una
carriera solo perché è quello che i genitori si aspettano di noi. In un
caso come questo, la persona potrebbe rimanere per anni nell’università,
pur essendo capace ed intelligente, senza completare gli studi,
distraendosi facilmente con altre cose che distolgono la concentrazione,
oppure va avanti provando poco piacere di studiare ciò che altri
hanno scelto, difficilmente si può avere successo in queste condizioni e
la sfiducia in se stessi si fa sentire fortemente. Essere dipendenti
dal giudizio altrui mette la propria autostima in un’altalena che va su
e giù, poco gestibile autonomamente. Cosa fare allora? Quale tecnica
usare?
Qualsiasi tecnica o percorso da
utilizzare dovrebbe centrarsi nel capire l’origine della dipendenza
della approvazione altrui e nel restituire la certezza della propria
capacità di fare le cose che vogliamo, di poter agire per cambiare le
circostanze o trovare il modo per realizzare i propri fini. Un percorso
che permette rendersi consapevoli di se stessi, dei propri blocchi e di
liberarsi di essi è il Rebirthing (a proposito di questa tecnica, vedi
in questo stesso sito, il mio articolo
Rebirthing, un modo per divenire consapevoli e ri-creare la vita".
).
Infine, ti offro una frase positiva
da elaborare per migliorare la fiducia in te stesso: "Per me (il tuo
nome), ogni mia scelta, piccola o grande, è una espressione del mio
essere che accresce la mia fiducia".
Pina Pittari
Febbraio 2008
Se avete commenti o domande su questo articolo non
esitate a scrivermi all’indirizzo di posta elettronica
pinapittari@hotmail.com.
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